Menu:

Galleria

L'unico altare

Version: 1.0
(maggio 2020)

Il presbiterio

(1/3)

L’altare unico è al centro della parete di fronte all’ingresso principale, internato nel presbiterio. Il paliotto della mensa è un bel mosaico ad intarsio fiorentino. Gli ornamenti superiori: quattro colonne in marmo con timpano barocco e statue di angeli sono opere di un Antonio Gamba tagliapietra segnato nelle note di spesa del 1711 e di un Paolo Calali scultore in Venezia annotato nei registri del 1713. Ai lati dell’altare si notano due stemmi gentilizi il cui scudo è stato scalpellato. Ritengo che anche per questo fatto si possa pensare alle medesime disposizioni della Municipalità democratica del 1797 già accennate per il dipinto del Brunelli sopra la porta laterale destra. La bella pala (m. 3,50 x 1,90) è dell’artista padovano Pietro Liberi. In alto il Padre Eterno sorreggente con la destra il mondo e con la sinistra un lembo del manto in una composizione diagonale; sotto a destra Lorenzo martire con i paramenti diaconali e la graticola del martirio e Andrea apostolo a sinistra col capo coperto da un panno e con la croce che ripete il motivo diagonale. Al centro in basso due angioletti sotto la finestra aperta allo scopo di far vedere l’immagine antica della Madonna. I due Santi ricordano i nomi dei fratelli Soranzo commissionari del dipinto in riconoscenza di grazie ricevute. Entro la finestra dalla cornice in legno dorato appare il dipinto ad affresco la Madonna col Bambino e la scritta: Ave Regina Caelorum di un non identificato mastro Giulio da Este. Si tratta proprio dell’affresco originale, di cui diremo più ampiamente nelle note storiche, il quale anche se di scarso valore artistico ha l’importanza di essere stato l’origine prima della costruzione della chiesa. Dalla direzione del muro che lo supporta, non parallelo all’altare, si deduce trattarsi di pittura esistente in un vecchio muro precedente alla chiesa. Il ‘capitello’ vi fu incluso durante la costruzione.